La riattivazione della ghiandola pineale, sede del terzo occhio
Naturopata
Guido Parente
La ghiandola pineale o epifisi è una ghiandola endocrina è situata esattamente tra i due emisferi cerebrali, delle dimensioni di una nocciola e a forma di pigna; chiamata anche “appendice del cervello”, la ghiandola pineale è stata da sempre considerata come la porta di accesso alla nostra anima.
Secondo alcuni studiosi, l’origine di molte malattie mentali si troverebbe proprio in questa ghiandola.
La ghiandola Pineale è conosciuta da chi pratica meditazione, anche come “terzo occhio”, quello che gli Egizi chiamavano l’“Occhio di Ra”.
Il terzo occhio è in grado di farci andare Oltre, ci permette per così dire, di vedere al-di-là della vista ordinaria, di percepire quel 95% della realtà che gli occhi umani non possono percepire.
Esso è la sede della spiritualità e dell'equilibrio, si dice infatti che attraverso la Pineale, vi sia la porta di accesso ad altre dimensioni, e questo processo, si attiva mediante esercizi o meditazioni specifiche.
L’occhio interiore, è in grado di percepire la realtà oltre la visione ordinaria, è la porta della chiaroveggenza e della visione superiore.
La ghiandola pineale, inoltre, secerne la melatonina, che è l’ormone responsabile della regolazione del ritmo sonno-veglia.
La melatonina viene sintetizzata da due sostanze: il triptofano e la serotonina, a livello scientifico, sappiamo che una delle caratteristiche più importanti della ghiandola pineale è la produzione della molecola: DMT (Dimetiltriptamina), un neurotrasmettitore chiamato anche “la molecola di Dio” che ha particolari funzioni legate principalmente al “collegamento” tra il corpo e lo Spirito.
La vita sulla Terra è regolata dal Ciclo Circadiano, ad esso sono collegati gli organi del corpo umano, in una modalità oraria nelle 24 ore, per avere una funzionalità corretta, è necessario che il nostro organismo sia in grado di riconoscere le variazioni cicliche per il corretto funzionamento del ritmo sonno-veglia.
Ad esempio, un cambiamento nei ritmi circadiani potrebbe derivare da abitudini lavorative esageratamente stressogene, o dal dormire troppo poco, sentirsi attivi e irrequieti nel cuore della notte o sentirsi assonnati durante il giorno.
Le disfunzioni della ghiandola pineale, possono portare a:
- mal di testa,
- nausea,
- vomito
- tremori,
- senso dell'orientamento alterato
- alterazioni della fertilità, del ciclo mestruale o della normale ovulazione,
- condizioni di osteoporosi.
Per il Ciclo Circadiano, il buio è fondamentale perché avvenga la secrezione di melatonina; maggiore è il buio e maggiore è la secrezione di questo ormone.
Durante la notte la ghiandola pineale ripara e risincronizza i danni che si sono potuti avere dalla vita frenetica lavorativa, sentimentale e dalle notizie nocive che possiamo vivere.
La Scienza ci dice che in condizioni di stress, il livello di cortisolo permane alto, blocca la trasformazione della serotonina, in melatonina e di fatto ne riduce la produzione.
Pertanto, dal momento che il corpo riposa e “guarisce” di notte, questi processi sono bloccati o alterati; di qui la stanchezza al mattino e la mancata attivazione dei processi di guarigione.
Come riattivare la ghiandola pineale/ terzo occhio
Possiamo far ritornare a nuova vita e nel contempo riattivare il nostro terzo occhio, tramite la meditazione, le antiche tradizioni spirituali indiane sostengono che la ghiandola pineale può essere “attivata” grazie alla meditazione, provocando l’apertura del 6° Chakra.
Alcune pratiche indiane di risveglio della pineale, agivano proprio sulla laringe, tramite la stimolazione dell'epiglottide con la lingua: in pratica si otteneva per effetto meccanico, una sorta di cortocircuito o di ponte elettrico-fisico-energetico tramite la lingua, che doveva essere retroflessa fino a stimolare la laringe.
L’atto del meditare stimola il sistema dei chakra del nostro cervello e del nostro corpo che è responsabile della conduzione e della generazione di energia vitale, e questo avviene tramite:
- posizioni yoga, l’energia che scorre influisce positivamente sulla salute e sull’equilibrio delle ghiandole.
- controllo del respiro può notevolmente aumentare l’attività e le funzioni della ghiandola pineale.
- Il suono e i mantra hanno un potente effetto positivo su tutte le ghiandole.
L’introspezione, rallenta i nostri ritmi, il silenzio, il buio rafforzano la melatonina e il corpo riesce a ristrutturare sé stesso e a tornare alla vita.
Non è un caso che gli Iniziati di alcune scuole di meditazione, debbano trascorrere tre giorni al buio di una grotta, per ristabilire l’omeostasi del corpo.
Guido Parente Naturopata
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