Il Solstizio d'estate

Il SOLSTIZIO D’ESTATE

Il SOLSTIZIO D’ESTATE  

 

 

Guido Parente

Pranoterapeuta Vibrazionale e Naturopata

 

Solstizio, deriva da solis statio, cioè il fermarsi del sole prima di intraprendere un nuovo ciclo.

Una festa, ab-origine pagana, diffusa in molte culture europee, basata sull'osservazione antichissima del moto del sole, si è fusa con la tradizione cristiana, dando vita a tutta una serie di curiose ricorrenze a metà tra il sacro e il profano.

Il Solstizio d’estate,  è associato alla festa di San Giovanni Battista, 24 giugno, giorno della sua nascita 6 mesi prima del Cristo rientra nelle celebrazioni solstiziali; il nome associatogli deriva dalla religione Cristiana, perche’ secondo il suo calendario liturgico vi si celebra San Giovanni Battista.

 Nella festa di San Giovanni, convergono infatti i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori.

Questo giorno che dà inizio all’estate,  nell’antichità  era considerato sacro.

In questa festa, secondo un’antica credenza il Sole (fuoco) si sposa con la Luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.

Che sfociava in un vero e proprio:

Culto della Luce

E’ anche il tempo in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare: la mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte.

Monumenti come menhir, dolmen e cerchi di pietre erano grandi focalizzatori artificiali del sistema energetico terrestre, non dimentichiamo Stonehenge, le piramidi Maya…

Per gli Inca, la cui massima fioritura si ha intorno al quindicesimo secolo, la divinità Inti è il Sole, sovrano della Terra, figlio di Viracocha, il creatore, e padre della sua personificazione umana, l'imperatore.

Attorno a Cuzco, capitale dell'impero, sorgono i "Mojones", torri usate come "mire" per stabilire i giorni degli equinozi e dei solstizi.

Il fuoco viene simboleggiato dai falò accesi un po' ovunque in Europa nella notte solstiziale.

Sono simboli solari e accenderli significa rafforzare l'energia dell'astro che d'ora in avanti va declinando.


Il sole celebra il suo trionfo, in quello che è il giorno più lungo dell’anno, ma che allo stesso tempo, rappresenta l’inizio del suo declino.

Infatti, dopo il Solstizio d’Estate, le giornate iniziano lentamente ma inesorabilmente ad accorciarsi fino al solstizio d’inverno, in quella che è la fase “calante” dell’anno.

Il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore celeste, per poi riprendere il cammino inverso: inizia l’estate astronomica

Midsummer, mezza-estate, lo chiamano nei paesi anglosassoni, e Shakespeare nel suo “Sogno di una notte di mezza estate” ne ha raffigurato l’aspetto magico, dove sogno e realtà si fondono.

Questa atmosfera di tempo fuori dal tempo rende il Solstizio un momento propizio per i presagi e le pratiche divinatorie.

Tempo di passaggio è dunque il Solstizio, che si colloca fuori dallo spazio-tempo, in quel confine che separa la crescita dal declino, la manifestazione dalla non-manifestazione.

 

Dr Guido Parente 

Naturopata 

 

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