La Selenite

La Selenite

Selenite

Σεληνη

 

Guido Parente

Naturopata

 

 

La Selenite deve il suo termine dal greco " σεληνη" letteralmente "pietra di Luna", dal nome della Dea greca della Luna, Selene, essa  attiva l’energia femminile ed è spesso usata per connettersi e comunicare con il Divino.

Promuove flessibilità, concentrazione, chiarezza mentale, aiuta a prendere decisioni, favorisce stabilità emotiva e aiuta a non identificarsi con le proprie emozioni.

Viene considerata uno strumento utile per i guaritori, perché permette di vedere all'interno di una situazione o del corpo con l'intento di portare serenità ed armonia, aiuta a vedere in maniera complessiva il sistema di luce di una persona e le forme pensiero nel corpo aurico.

Aiuta a ritrovare l'equilibrio dopo uno stress emotivo.

Fra tutti i cristalli conosciuti, la selenite,  è tra quelli che hanno una maggiore capacità di metterci in contatto con il regno angelico e con i propri spiriti guida nonché protettori divini, è rappresentata dall’efficacia con la quale essa migliori lo svilupparsi di capacità telepatiche, tra due individui che hanno un modo di pensare simile tra loro.

  

Descrizione 

Appartenendo alla famiglia dei gessi, la Selenite è una pietra fragile (nella scala Mohs che classifica la durezza dei minerali è un 2), infatti, si può facilmente spezzare o sfaldare e si scioglie a contatto con l’acqua.

Gli antichi Romani la chiamavano lapis specularis, cioè “pietra-specchio“, per via della sua trasparenza e luminosità, e la utilizzavano al posto del vetro per specchi e finestre.

La selenite è una pietra incolore ma, se impura, può essere di diversi colori, in base alle tracce di minerali in essa contenuta, possiamo avere selenite di colore giallo, bronzo, azzurro, rosa, marrone, rossa o grigia, in genere, i cristalli assumono una forma piatta, allungata e generalmente sono prismatici; la selenite pura può essere descritta come vitrea, semi-trasparente e traslucida. 

In Italia è localizzata sia  nel territorio emiliano-romagnolo,  che in Sicilia. 

Nel mondo, troviamo cave di Selenite in Spagna, in Tunisia, a Cipro, in Turchia e in Messico, ove si trova la cava più importante al mondo, la Cave of the Crystal o Giant Crystal Cave.

In questa cava è stato rinvenuto il cristallo di selenite più grande del mondo, della dimensione di  12 metri di altezza e 4 larghezza, e del peso approssimativo di  50 tonnellate.

 

Composizione

La selenite è una particolare varietà di gesso cristallino (gesso secondario), chimicamente solfato di calcio biidrato (CaSO4·2H2O), che ha la particolarità di depositarsi in strati. Si trova in natura in forma di scaglie, trasparenti traslucide che vengono attraversate dalla luce. (Wikipedia)

Inclusa nella famiglia dei feldspati, è un minerale stratificato; si trova nei colori delle pallide tonalità dell'arcobaleno come rosa, azzurro, verde o in un bianco luminoso.

Somiglia superficialmente alla calcite.

 

Cristalloterapia

La selenite è considerata la pietra del cambiamento.

In passato era spesso usata come bacchetta magica per facilitare il trasporto le proprie intenzioni per il Sé Superiore o l'Universo. 


La pietra selenite è la pietra della tranquillità, dona una vibrazione molto alta, ed è capace di infondere chiarezza mentale e un profondo senso di pace interiore, fornendo la flessibilità alla nostra natura e forza per le nostre decisioni importanti.

La selenite è una pietra che ben si accompagna ad un lavoro spirituale intenso, specie in meditazione.
Può essere di aiuto nella comunicazione al passato con antenati, e spiriti guida.

Durante l’era medioevale invece la pietra era strettamente legata a livello della simbologia alla luna e il suo potere cambiava anche in corrispondenza delle fasi lunari in quel momento.

Selenite e 7° chakra 

La Selenite è innanzitutto una pietra connessa alla vibrazione del settimo chakra dell’aura umana, il  chakra, il chakra della corona, che si trova nel bregma.

L’attivazione di questo chakra ci permette di collegarci al flusso di energia proveniente dall’Universo,  il settimo chakra, ci connette al nostro Sé superiore, che condivide le informazioni con il resto dell’Universo e con l’energia di luce e amore.

Oltre a essere una pietra per l’attivazione del settimo chakra, la Selenite è anche una pietra che offre protezione. 

Posizionandola vicino alle finestre o negli angoli delle stanze, purifica e protegge l’ambiente e chi ci abita dalle energie negative.

Si può utilizzare anche per purificare gli altri cristalli: basta appoggiarli su una bacchetta di Selenite per qualche ora, e questa antica pietra provvederà a dissolvere le energie accumulate, ripulendo dalle energie negative e statiche il cristallo proprio come farebbe una drusa di Ametista.

La selenite è conosciuta come pietra dal potere tranquillizzante e purificante, tanto che si pensa che sia in grado di allontanare dagli ambienti le energie negative.

Al tempo dell’antica Roma, in presenza di tagli, ferite o piccole piaghe, i romani la cospargevano sulla parte interessata perché, grazie alle sue proprietà, la selenite era in grado di disinfettare e far rimarginare più rapidamente le lacerazioni.

Le donne, alle quali sin dal passato questa pietra è stata abbinata, la utilizzavano come cipria per imbellettarsi.

La selenite come oggetto di design 

Come la lampada di sale, con la sua luce tenue e rilassante dona agli ambienti un’atmosfera di calma e serenità, questi oggetti sono ideali per chi ama la meditazione, ma anche per chi desidera lasciarsi trasportare dalla positiva energia emanata da questo cristallo.

A seconda della composizione e della purezza del cristallo, queste lampade possono avere una luminosità, che può variare dalle tonalità del bianco a quelle del giallo.

Inoltre, possiamo definirle dei complementi d’arredo, esse si diversificano anche per la loro forma e per la loro dimensione, i profili più classici e diffusi sono però senza dubbio quelli a forma conica, cilindrica e spiraliforme (con una lampadina al suo interno), ma possiamo trovarne anche a forma di bacchetta, di grattacielo, burattata.

Controindicazioni

Fare attenzione: si scioglie a contatto con l’acqua.

 

Guido Parente   Naturopata e Cristalloterapeuta

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