L’Equinozio di Primavera

L’Equinozio di Primavera

L’Equinozio di Primavera

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Guido Parente

Naturopata 

 

L’Equinozio di Primaverasi festeggia il 21 di Marzo, la parola equinozio deriva dal latino “equus nox”, ovvero “notte uguale” è il momento in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio.

La festa è di origine germanica, essa prende il nome da quello della dea Eostre, patrona della fertilità.

 

Questa divinità si diffuse, con relativo culto e usanze festive, in tutte i paesi europei che subirono le invasioni germaniche.

 

Per quanto riguarda l’impero Romano, si trovano delle affinità nel culto di Vesta.

 

In Giappone, il giorno dell’equinozio di primavera è una festa nazionale che si trascorre visitando le tombe di famiglia e celebrando le riunioni di famiglia.

 

In molti paesi arabi è il Giorno della Madre.

 

Dalla Dea Eostre deriva il nome in inglese  Easter, e in tedescoOstern della Pasqua.

  

La parola “Pasqua” ha la sua origine nel nome della Dea germanica antica della fertilità e della Primavera, Eostre, Oestara o Ostara, tra i cui simboli sono i nidi delle lepri, le uova degli uccelli, così come la nuova luna, le farfalle ed i bozzoli.

 

In questo giorno, Madre Terra porta alla Natura messaggi di rinnovamento e di risveglio, dopo le lunghe notti invernali.

 

L’Equinozio di primavera simbolicamente, celebra il ritorno della primavera e della vita, la pianta sacra è il trifoglio, la pianta simbolo dell’Irlanda, la quale si racconta venisse usata da San Patrizio (la cui festa ricorre in prossimità dell’equinozio, il 17 marzo) per spiegare la Trinità cristiana.

 

E’ una festa che celebra la fertilità della terra ed ha un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell’area mediterranea dove già all’equinozio il ritorno della bella stagione e il rinnovarsi della natura è evidente.

 
L’Equinozio di Primavera segna proprio il momento dell’unione in un simbolismo cosmico, correlato al risveglio della Natura; a ciò si ricollega il tema del matrimonio fra una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla luna.

 

Il Dio Sole si unisce con la Madre Terra.


Nell’antichità, questo giorno veniva festeggiato mediante  fuochi rituali sulle colline e, secondo la tradizione, più a lungo tali fuochi rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra.

 

In questo giorno, I Druidi, sacerdoti dei  popoli celtici,  sfruttando la corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne, celebravano i loro Riti.

 

Questo è un periodo in cui celebriamo il trionfo della luce sul buio e sulla morte.



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